8 criteri analizzati per stabilire il valore di mercato di un diamante

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8 criteri analizzati per stabilire il valore di mercato di un diamante

8 criteri analizzati per stabilire il valore di mercato dei diamanti

Per stabilire il reale valore di mercato di una pietra preziosa, i gemmologi esperti, come prima cosa, devono valutarne le caratteristiche fisiche. È bene dunque affidarsi a dei professionisti del settore che, valutando correttamente la gemma, vi garantiranno il maggior guadagno dalla vendita. Ma quali sono i criteri di valutazione dei diamanti? Scopriamo i principali.

#1 Sistema di Classificazione Internazionale: le 4 C

Le prime caratteristiche fisiche che verranno valutate e quotate sono le note 4 C:

  • Peso (carat). Il carato è il peso del diamante, ossia l’unità di misura della pietra. Un carato corrisponde ad un quinto di grammo, ovvero 0,20 grammi.
  • Colore (color). Il colore viene valutato su una scala che va dal “bianco eccezionale superiore” al “giallo”. Chiaramente, una pietra dal colore bianco eccezionale avrà una quotazione molto alta, mentre il colore bianco leggermente sfumato farà diminuire la sua quotazione.
  • Purezza (clarity). La purezza valuta la presenza o meno di eventuali impurità all’interno della pietra preziosa. Queste impurità sono chiamate inclusioni, mentre le eventuali irregolarità presenti sulla superficie sono chiamate segni esterni. I parametri di valutazione della purezza dei diamanti sono definiti dal GIA con una scala che comprende diversi livelli in base alla tipologia, all’ubicazione e alle dimensioni delle inclusioni e dei difetti esterni.
  • Taglio (cut). Il taglio, ossia la forma data dal tagliatore alla gemma, viene stabilito in base a tre parametri: proporzioni, levigatura e simmetria. Da questa operazione dipendono la brillantezza, la lucentezza e la luminosità del diamante: un taglio eseguito in maniera errata non consente alla luce di riflettere su tutte le facce del diamante.

#2 La fluorescenza

La fluorescenza è la reazione del diamante sottoposto ai raggi ultravioletti, che termina quando l’esposizione ai raggi cessa. Questo fenomeno si manifesta con una luminosità che varia in base all’intensità del colore blu assunto dalla pietra, più raramente è invece gialla. Può essere di diverse intensità, infatti viene classificata su una scala che va da nulla (none) a forte (strong). Ovviamente, più alta sarà la presenza della fluorescenza, più bassa sarà la valutazione del diamante.

#3 La simmetria

La simmetria rappresenta la proporzione e l’uniformità complessiva del taglio di un diamante. Può essere classificata su una scala di valori che varia da mediocre a ottima e influisce sulla brillantezza della pietra preziosa, a causa della ridotta luce che attraversa la pietra.

#4 Le proporzioni

Le proporzioni della gemma sono una delle caratteristiche fisiche che determinano il suo rapporto con la luce, influenzandone dunque scintillio e brillantezza. Di conseguenza incidono sulla bellezza e sul valore di mercato della stessa.

#5 La finitura

La finitura è la pulizia, la pulitura e la lucidatura del taglio. Come per altre caratteristiche fisiche, anche per la finitura esiste una scala di valori, che va da Excellent a Poor. Influisce sull’aspetto visivo della pietra: se il lavoro non  è stato fatto bene, si avrà l’impressione che il diamante non sia pulito e di conseguenza l’intensità della luce riflessa sarà ridotta. Inoltre, una finitura eseguita male può recare gravi danni alla pietra come sbeccature, graffi, la corona piumata o segni di bruciatura.

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